Lo scopo di questo blog

é di RACCOGLIERE le informazioni riguardanti questa patologia ed i suoi trattamenti.
Spesso, quando nasce un figlio con un problema, i genitori si trovano di fronte a mille dubbi, e non sempre i medici hanno il tempo o la pazienza di spiegare tutto. Così è stato anche per noi. Assetati di spiegazioni ci siamo messi alla ricerca, e molte cose le abbiamo scoperte solo dopo molti anni, e quasi per caso. Ora voglio mettere a disposizione di tutti quello che ho raccolto negli ultimi anni, sottolineando che quanto scriverò potrà tranquillamente essere contestato o completato...infatti la cosa più importante che ho capito in questa mia esperienza é che non si finisce mai di imparare. Invito pertanto tutti, genitori, malati, ma sopratutto anche gli specialisti, a prendere parte a questo blog e ad arricchirci con le loro esperienze.
GRAZIE

AVVISO

L'autore di questo blog non è un medico. Io sono solo un genitore di un bambino affetto da PFFD, che cerca di capirci qualcosa di piú sulla patologia. I miei post sono solo un tentativo di descrivere PFFD in maniera comprensibile per tutti. Non sono da considerarsi consulenze mediche! Tutti gli esperti di PFFD vi diranno che ogni caso è diverso e che deve essere analizzato a se. I consigli e le indicazioni fornite in questo blog non hanno valore terapeutico e non rappresentano un invito all'autodiagnosi e/o all'autocura. Prima di mettere in pratica i consigli eventualmente segnalati è opportuno consultare il proprio medico o lo specialista.
Illustration of Proximal Femoral Focal Deficiency from the Netter Collection

28 gen 2008

FAQ

Cosa significa PFFD?

Sta per Proximal Femoral Focal Deficiency. È una malformazione congenita, in cui non é ben sviluppata la parte superiore del femore.

Quali sono le cause?

Non é una malattia genetica. Le cause non sono accertate. Alcuni suppongono che possa essere causato da anoxia (mancanza di ossigeno), ischemia (temporanea carenza di approvvigionamento di sangue), da prodotti chimici, ipotermia, radiazioni, tossine batteriche, infezioni virali, da enzimi e cambiamenti ormonali. In realtá l'unica causa accertata é il farmaco Talidomide.

Quante volte appare nella popolazione?


È una malattia rara. Esistono vari studi a riguardo. La frequenza varia da 1 a 4 casi ogni 200.000 nascite, ed é dunque sicuramente superiore alla richiesta di 1:10.000 casi, che serve per essere classificata come una malattia rara.
Confrontando con la sindrome di Down, che ha una frequenza di 1:800, o con il labbro leporino, che compare ca. 1 su 1000 volte, si capisce il motivo per cui la maggiorparte delle persone non ha molta dimestichezza con questa patologia.


Il quadro clinico (cioé: Cosa si vede dall'esterno?)


La gamba si presenta piú corta a livello del segmento femorale, leggermente ruotata verso l'esterno, e con una contrattura a livello dell'anca e del ginocchio. Inoltre nella maggiorparte dei casi il ginocchio risulta essere instabile a causa della mancanza dei legamenti crociati.

Le classificazioni (cioè: Quali forme esistono?)

Esistono varie classificazioni. La piú usata é quella di Aitken, che raggruppa i casi prendendo come criterio la buona o cattiva formazione dell'articolazione coxo-femorale (cioé dell'anca):

Tipo A: l'acetabolo é ben formato, la testa del femore é presente, a livello del collo del femore puó presentarsi una pseudoartrosi (cioé una parte del collo del femore é cartilaginea), che peró tende a solidificarsi nell'arco degli anni, causando peró una deformazione a livello del trocantere. Questi sono i migliori candidati per un allungamento femorale.

Tipo B: l'acetabolo risulta essere piú piatto, la testa del femore é molto piccola e non completamente ossificata, la congiunzione tra femore e testa del femore non é presente o comunque resta cartilaginea. In questi casi gli allungamenti sono molto piú difficili da eseguire e devono comunque essere preceduti da un intervento di stabilizzazione dell'anca.

Tipo C: manca la testa del femore e l'acetabolo risulta essere molto piatto, il femore é molto piú corto che nel caso B, visto che tutta la parte prossimale dell'osso, compreso il trocantere sono assenti.

Tipo D: é la forma piú grave. L'osso é molto corto, e si presenta spesso solo come piccolo segmento irregolare della parte distale del femore (cioé é presente solo la parte inferiore del femore, quella vicino al ginocchio). L'acetabolo é inesistente e la zona pelvica laterale é completamente piatta.

Quali sono i possibili trattamenti?

Quale trattamento sciegliere dipende dalla gravitá del caso. Si suddividono fondamentalmente in:

* rialzo meccanico, che puó essere effettuato con una soletta dentro o sotto la scarpa, oppure con una orthoprotesi (cioé con una ortesi, sotto la quale viene applicato un piede finto)

* allungamento osseo, che viene praticato attraverso un intervento, in cui viene applicato al femore un fissatore. Per i casi di tipo A e B questo intervento deve spesso essere preceduto da un intervento di ricostruzione dell'articolazione coxo femorale.

* epifisiodesi, cioé il blocco della crescita del femore controlaterale

* proteizzazione, associata a vari interventi, quali l'epifisiodesi, l'amputazione, la rotazione di Van Ness, la fusione del ginocchio, in modo da garantire una maggiore efficacia della protesi e migliorarne l'aspetto estetico.

*un mix dei trattamenti sopra citati

Qual'é il trattamento migliore?...le controversie dei medici

La cosa piú difficile per un genitore é capire quale strada scegliere ed esistono parecchie controversie, specialmente per quanto riguarda gli allungamenti, l'amputazione, e la rotazione di Van Ness.

Gli allungamenti: in alcuni centri si tende a sconsigliare l'allungamento, specialmente se il percorso previsto é troppo rischioso e lungo a causa di una dismetria troppo elevata oppure di una articolazione coxo-femorale non molto stabile. Attualmente i casi limite sono quelli con una dismetria prevista di 20-25 cm, e di PFFD di tipo B. Il Dr. Paley di Baltimora estende i casi limite a quelli con una dismetria finale di 30 cm.

L'amputazione: in alcuni centri europei ed americani viene consigliata l'amputazione della parte anteriore del piede, in maniera da rendere la protesi esteticamente piú bella. Questa tecnica viene considerata ormai antiquata in altri centri (vedi ad esempio l'impegno del Sinai Hospital di Baltimora).

La rotazione di Van Ness: consiste in una rotazione di 180° del femore, in maniera da garantire una maggiore efficacia della protesi. Essendo peró un intervento molto invasivo e psicologicamente pesante da sopportare, é oggetto di controversia da parte dei medici.

Fissatori interni ed esterni...si possono usare entrambi?

Le tecniche per l'allungamento delle ossa si basano tutte sulla tecnica di distrazione dei segmenti ossei: l'osso viene tagliato in due parti e queste vengono gradualmente allontanate tra di loro, permettendo cosí all'osso di rigenerarsi e di formare callo osseo nella frattura provocata. Esistono vari tipi di fissatori esterni. I piú famosi sono:

* il fissatore di Illizarov o circolare
* il fissatore monolaterale
* il Taylor-frame
*Il fissatore di Paley
* Fissatori esterni monolaterali associati a chiodi intramidollari

Anche qui non é facile capire quale tecnica sia la migliore, dipende dai casi, ed é oggetto di controversia tra i medici. Ognuno di questi presenta vantaggi e svantaggi, che devono essere ben valutate dal medico. I maggiori centri europei ed americani lavorano con il metodo di Ilizarov, o con il Taylor-frame, piú raramente con il fissatore monolaterale. Dr. Paley sta sviluppando un nuovo fissatore, che dovrebbe diminuire i rischi legati all'allungamento.

I fissatori interni o intramodullari: non sono attualmente utilizzabili per il PFFD e soprattutto non lo son mai sui bambini. Infatti la sezione di un femore affetto da PFFD non é mai circolare, ma piuttosto schiacciata, e non lascia dunque spazio per un chiodo intramidollare. Inoltre non é mai utilizzabile sui bambini, perché l'inserimento causa il danneggiamento delle zone di crescita, bloccandole completamente.

Quali sono i rischi legati agli allungamenti?

Gli allungamenti sono sempre legati a molti rischi. I piú frequenti sono l'irrigidimento del ginocchio, le infezioni, la scarsa produzione di callo osseo e la frattura a fine trattamento.
In generale l'allungamento delle ossa é piú difficile sulle malformazioni congenite che sulle ossa nate "sane", proprio per via di una capacitá minore da parte delle cellule di riprodursi. Inoltre é molto piú difficile sul femore che non sulla tibia per via di una resistenza maggiore delle fasce muscolari della coscia, che si oppongono all'allungamento. Se sulla tibia l'accrescimento per ogni intervento puó variare dagli 8 ai 10 cm, sul femore difficilmente supera i 5 - 6 cm.


Embriologia (Cioé: come avviene?)

Tratto da: http://www.pffd.org/node/219

Lo sviluppo degli arti avviene le prime 2-7 settimane della vita fetale. Prima si sviluppano le parti prossimali (cioé piú vicine al corpo) degli arti e in seguito le mani e i piedi, che si formano verso la settima settimana[Westin, 1969]. L'acetabolo, la testa ed il collo del femore si sviluppano dallo stesso tessuto cartillagineo, in cui si forma una apertura, che formerá l'articolazione coxo-femorale (cioé l'anca). La apertura aumenterá progressivamente fino a formare l'acetabolo definitivo.

È importante sapere ch il corretto sviluppo della testa femorale e dell'acetabolo sono dipendenti uno dall'altro (cioé non puoi avere l'uno senza l'altro). Questo punto è fondamentale per una corretta diagnosi. Infatti, analizzando i raggi-X di pazienti inferiori all'anno di etá, é quasi impossibile vedere direttamente la presenza della testa femorale, essendo a quell'etá ancora cartilaginea e dunque trasparente ai raggi. La presenza di un adeguato acetabolo invece, il cui osso é giá visibile sulle lastre, indica la presenza della testa del femore. Allo stesso modo, se l'acetabolo non é visibile (cioé é piatto), la testa del femore non c'é e non si svilupperá.

Bisogna anche ricordare, che qualsiasi cosa colpisca il femore in via di sviluppo durante le prime settimane di vita del feto, potrebbe anche compromettere il ginocchio o la parte inferiore della gamba.

Eziologia (Cioé: Quali sono le cause?)

Tratto da: http://www.pffd.org/what_causes_pffd.htm

Il processo di formazione e di sviluppo del feto viene chiamato morfogenesi. È una fase molto delicata, perché la posizione di ogni singola cellula é determinante per il corretto sviluppo dei tessuti e di tutto quello che gli sta intorno. Se la morfogenesi é disturbata da un qualche fattore esterno, il momento in cui ció avviene é determinante per il tipo di difetto che si potrá avere. Se qualcosa avviene in una fase precoce, allora si parla di "malformazione", a differenza della "deformazione", che di solito avviene in una fase successiva e deriva da fattori meccanici.

Nel feto le gemme degli arti si sviluppano nell'arco dei primi 28 - 32 giorno di gravidanza e in 33-36 giorni il piede piatto è visibile. Se qualcosa colpisce la crescita del feto durante questa critica fase di formazione degli arti (che dura dalle 4 alle 6 settimane), questo puó causare PFFD.

Quella cosa che causa la malformazione di un embrione o di un feto viene detta "teratogeno". Il teratogeno per il PFFD è sconosciuta. PFFD non è una malattia genetica.
Alcuni suppongono che possa essere causato da anoxia (mancanza di ossigeno), ischemia (temporanea carenza di approvvigionamento di sangue), da prodotti chimici, ipotermia, radiazioni, tossine batteriche, infezioni virali, da enzimi e cambiamenti ormonali.

In realtá l'unica causa accertata é il farmaco Talidomide, che è stato commercializzato come un sedativo, sonnifero, e per i disturbi da gravidanza (purtroppo), prima di essere tolto dal mercato nei primi anni 1960.

PFFD - Spiegazione del nome

Tratto da: www.pffd.org/pffd_a_medical_overview.htm

"PFFD é una abbreviazione e sta per "Proximal Focal Femur Deficieny", che in italiano puó essere tradotto con "difetto femorale focale prossimale"

* difetto - cioé c'é una mancanza, una carenza
* Femorale - relativa al femore, cioé alla coscia
* Prossimale - che é prossimale, cioé vicino al centro del corpo (cioé la parte superiore dell'osso)
* Focale - e riguarda una zona focale, cioé circoscritta

Detto in parole povere, é un femore, la cui parte superiore non é del tutto sviluppata come dovrebbe essere. "

Ora mi si pone giá la prima domanda. In Amerca e all'estero il termine PFFD é molto usato, in Italia invece non l'ho mai sentito pronunciare. Sia i medici che i genitori parlano solo di "femore congenito corto" o di "ipoplasia femorale congenita". Sono la stessa cosa?

26 gen 2008

Abbiate pazienza

Scusate, ma sto curando tre blog contemporaneamente ... sto lavorando alle traduzioni degli articoli interessanti, e non appena posso le pubblico. Intanto vi anticipo i titoli, cosí potrete giá inserire le vostre esperienze...
Illustration of Proximal Femoral Focal Deficiency from the Netter Collection